Un biglietto aereo per un'esistenza diversa
Stamattina, sulle terrazze di riso di Tegalalang, mi è caduto il
telefono in una pozzanghera.
Lo so, ci sono cose più gravi nella vita. Decisamente. Ma se
viaggi da sola, con solo un telefono per scattare fotografie, e quel telefono l
hai comprato meno di un mese prima.... è comprensibile, a parer mio, lasciarsi
prendere da una crisi isterica.
In quel momento, tutto il fastidio per le camere sporche, gli
scarafaggi, la stanchezza, le fregature, le risposte scontrose
ricevute....l'ansia, la paura, la noia, la disillusione, tutto è emerso in
superficie. Innegabile.
I viaggi non vanno sempre come me li aspetto, come spero.
I viaggi, nella mia testa, sono fatti per essere perfetti, un
momento magico fuori dal tempo. Un susseguirsi di meraviglia, visioni che ti tolgono
il fiato e attimi fugaci che ti riempiono e completano dentro.
Il mio viaggio non è così.
Il mio viaggio è un semplice proseguire della mia vita...altrove.
E' un miscuglio di benessere e crisi. Di apprezzamento e
agghiacciante stupore.
E' proprio vero che non puoi scappare da te stesso. Non è una
novità. L'ho sempre saputo, ma ora l'ho capito nel mio corpo.
In realtà, se devo essere precisa non credo di aver cercato di
scappare da me stessa, dal mio modo di essere o dai miei difetti.
Credo di aver cercato di fuggire dal tipo di vita che sto
conducendo. La mia vita è il risultato di una mentalità ancora un po' misera e
ristretta.
Penso che un viaggio possa stravolgerti la vita. Ma non è pagando
il biglietto di un aereo che si acquista il diritto ad un'esistenza diversa.
Viaggiando si ha l'occasione di vedere illuminato ciò che funziona e che non funziona della nostra vita. E quando ci troviamo di fronte a qualcosa che non va, che non ci piace, che non funziona, abbiamo la possibilità di scegliere di cambiarlo.
Personalmente ho riscontrato questo strano problema: ho difficoltà
ad emozionarmi. A essere totalmente coinvolta dalla bellezza di un paesaggio.
E' molto raro che io senta dentro...qualcosa...di forte, di fronte ad una
magnifica vista.
Mi è successo di meravigliarmi, più di una volta, davvero. Non bisogna
pensare che io abbia l’anima completamente arida e prosciugata. Mi è capitato
di commuovermi e gioire in maniera completamente inaspettata con paesaggi a me
familiari.
Ho fatto un viaggio di 15 ore, cercando quest'emozione
irraggiungibile.... e quest'estate mi è bastata un'ora di macchina, per
raggiungere le colline biellesi ed essere stupefatta.
Ma comunque questo rimane un caso isolato: nella vita di tutti
giorni ricerco sempre qualcosa che mi emozioni, perchè nulla sembra esser
all'altezza.
E quindi?
E quindi non lo so.
E quindi posso dire che vorrei ripulire il mio spirito, portarlo
allo stato puro dell'animo di un bambino.
E imparare di nuovo a meravigliarmi,
e a sorprendermi. E questo pensiero crea si, una forte emozione di dolore, e di
guarigione dentro di me.
Quando ho danneggiato questa parte di me? E come posso guarirla?
Con presenza amorevole e incondizionata, immagino.
Ciò che mi consola, è che a pensarci bene, una volta stavo molto
peggio. Una volta ero davvero anestetizzata in ogni parte di me. Me lo
ricordo. Era straziante.
E ora va molto meglio
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